Io, te e il caos – Joy Clare Madness RECENSIONE

Sara Paselli deve sempre pianificare la sua vita. Anche quando fallisce, lei non demorde: ha sempre un piano B da poter attuare! Quando finalmente conquista la tanto agognata promozione, si troverà a dover affrontare degli imprevisti alquanto bizzarri. Proprio lei, “il Generale”, la donna che odia i cambi di programma, sarà oggetto di una sconvolgente sorpresa da parte del Destino. Oscillando tra un passato ingombrante, una questione irrisolta di nome Tommaso e la ricerca del suo equilibrio, la nostra protagonista dovrà fare i conti con l’Amore.
Tra colpi di scena e incontri del tutto sorprendenti la sua storia viaggerà più veloce del Frecciarossa 1000. 
Sara riuscirà a conoscersi davvero e ad avere il suo lieto fine
.

Sara è una donna in carriera, determinata, sveglia e single. La Sara adulta che conosciamo all’inizio della storia è sembra avere ben chiari i suoi obiettivi e come raggiungerli. E’ anche il narratore del romanzo scritto in prima persona, quindi su sua stessa ammissione è riuscita a raggiungere il suo status quo. Ha ottenuto la tanto agognata promozione e ha un fidanzato che non risponde benissimo a tale definizione, ma risponde bene ai bisogni di Sara. Questo finché un regalo misterioso non scuote qualcosa dentro di lei. Per fortuna capiamo ben presto durante il libro che in realtà Sara non la donna di pietra che vorrebbe essere. Ha vissuto una grande delusione d’amore all’alba dei vent’anni, ma questo in realtà non l’ha trasformata in una zitella acida.

La grande delusione si chiama Tommy, un incontro casuale durante l’università che sfocia in un amore appassionato nonostante l’avvertimento del ragazzo: “non innamorarti di me”. Tommy scompare dalla sua vita senza spiegazioni salvo anonimi biglietti che smettono di arrivare il giorno della laurea di Sara. Vi farà ritorno anni dopo irrompendo non solo nella vita di Sara, ma anche nella sua carriera fino a scoprire di esser sempre stati legati dal destino.

La dinamica sulla quale gioca l’autrice è quella dell’odio-amore. Sia nel racconto del periodo universitario, sia nel presente Sara non vede di buon occhio Tommaso, cerca di starne alla larga e di respingere le sue avances. E’ una dinamica che ammetto funzioni nella storia, con un piccolo ma: da giovani succede un po’ troppo in fretta e non c’è abbastanza tempo per affezionarsi alla storia dei due, mentre da adulti Tommy è così convincente da voler gridare contro il libro “Sara, perdonalo dai!”
La riunione dei due è fatta di alti e bassi e i momenti di tensione sono smorzati da eventi che inevitabilmente strappano un sorriso al lettore.

Per come sono fatta io tendo quasi sempre a prendere le parti del protagonista maschile e Tommy è uno di quelli che nonostante ti fa venire voglia di abbracciarlo e proteggerlo da tutto. Sin dal principio, con quelle vibes da Jess Mariano di Gilmore Girls, dava l’idea della persona che realmente si nasconde dietro la maschera da bad boy. Da adulto, invece, non ha fatto altro che spezzarmi il cuore con i tentativi di riconquistare Sara.
In questi casi a volte è facile prendere in antipatia la protagonista femminile, ma Sara non si fa odiare neanche un po’. Nonostante la voglia di gridarle di svegliarsi una parte di me riusciva anche a capirla. Sara non è cattiva, non è fredda, ha soltanto paura di lanciarsi dopo le delusioni vissute da ragazza. Per fortuna qualcuno ci penserà a darle la spinta opportuna.

In conclusione una storia che riesce a tenerti incollato alle pagine e con una buona struttura per essere un romanzo di esordio.

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