REVIEW PARTY Alice, Dorothy & Wendy: Peter Pan – J. M. Barrie

Con Cheshire Crossing di Andy Weir abbiamo vissuto un’avventura dove tre delle protagoniste dell’infanzia di molti si sono trovate a lavorare insieme. La casa editrice Mondadori ha pensato di agevolarci anche nella scoperta o riscoperta delle origini di Alice, Dorothy e Wendy raccogliendo i loro romanzi in un unico volume.

Il nuovo Drago Oscar Mondadori racchiunde in ordine i romanzi:

  • Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie – Lewis Carroll tradotto da Masolino d’Amico
  • Attraverso lo specchio – Lewis Carroll tradotto da Masolino d’Amico
  • Il meraviglioso mago di Oz – L. Frank Baum tradotto da Masolino d’Amico
  • Peter Pan nei Giardini di Kensington – J. M. Barrie tradotto da Alba Mantovani
  • Peter e Wendy – J. M. Barrie tradotto da Pina Ballario

Le traduzioni non sono inedite, quindi sono reperibili anche in altre edizioni Mondadori. Il pregio di questo volume sta sicuramente nell’introduzione di Massimo Scorsone Vite brevi di bambine immaginarie, nell’associazione tra il Drago e la graphic novel di Andy Weir e nella cura grafica. Esteriormente segue la linea grafica dei Draghi che contengono romanzi classifici nello stile, nei font utilizzati, nella scelta dei colori e nel modo particolare di combinare in un’unica grafica elementi significati di ogni storia rendendole facilmente riconoscibili. All’interno è ricco di illustrazioni dei romanzi e di decorazioni grafiche per ogni pagina.

In questa tappa del review party organizzato da Twinsta Book in collaborazione con la casa editrice che ha fornito le copie in anteprima vi parlerò in particolare dei due romanzi di Peter Pan e vi lascio il calendario dei blog partecipanti per scoprire tutte le altre recensioni sia di Peter Pan, sia delle altre storie.

La storia della nascita e della pubblicazione di Peter Pan nei Giardini di Kensington e Peter e Wendy è un po’ travagliata. Nonostante il primo sia stato pubblicato nel 1906 e il secondo nel 1911, Peter e Wendy non è un sequel, ma l’opera principale da dove comincia tutto. Anzi, il tutto ha origine nella piece teatrale Peter Pan, il ragazzo che non voleva crescere rappresentata per la prima volta nel 1904. Barrie ha rivisto la storia più volte e finalmente nel 1911 arriva in libreria Peter e Wendy che riporta una delle ultime versioni. Peter Pan nei Giardini di Kensington è quindi un prequel, un approfondimento delle origini del personaggio che accompagna l’opera principale.

Peter e Wendy

Wendy è una ragazzina londinese dotata di grande fantasia e sempre più simile alla madre, Mrs. Darling. Una notte conosce Peter Pan alle prese con l’intento di riattaccarsi l’ombra che aveva perso durante una delle sue incursioni. Scoprendo che il ragazzo vive sull’Isola che non c’è insieme ad altri bambini perduti accetta la proposta di essere la loro madre. Wendy e i fratelli John e Michael imparano quindi a volare e raggiungono l’isola dove faranno nuove conoscenze – magiche e non – e si troveranno faccia a faccia con una ciurma di pirati capeggiata dal Capitano Hook.

E’ una verità universalmente riconosciuta che quella di Peter Pan sia una delle storie per bambini più famose. Tuttavia non è solo questo perché ha il potenziale di offrire diverse chiavi di lettura a seconda della prospettiva dalla quale si legge. Tornarci, quindi, a età diverse e in diversi momenti della vita è sempre una nuova avventura.

La storia è facile e la scrittura scorrevole sia perché è rivolta anche a un pubblico giovane, sia perché si basa su un’opera teatrale. Barrie quindi non si perde in sproloqui e descrizioni più di quanto non serva per inquadrare bene i luoghi e i personaggi. I temi che emergono sono numerosi, ma il principale penso che sia la paura di crescere. Sì, paura, perché dopo anni di amore per la storia sono arrivata alla conclusione che sia la paura dell’età adulta e di perdere la ricchezza che l’infanzia offre a spingere Wendy, John e Michael a partire. Anche Peter Pan ha paura. Magari non dell’essere adulto e delle responsabilità che ne consegue, ma di tornare in quel mondo che non ha fatto altro che ferirlo. Preferisce quindi rimanere in quell’età caratterizzata dalla spensieratezza e soprattutto dalla capacità di dimenticare facilmente, di distorcere i ricordi e ricostruirsi una realtà più bella.

I personaggi secondari sono memorabili: dalla fata Tinkerbell al temibile Capitan Uncino e il suo uncino che rimpiazza la mano perduta, da Giglio Tigrato al coccodrillo che non vede l’ora di banchettare col corpo del Capitano. Tuttavia nonostante l’impatto che hanno su chi conosce la storia di Peter Pan non subiscono una propria evoluzione. E in realtà non la subisce neanche Peter che rimane congelato dietro le mura che si è costruito intorno per proteggersi dal mondo esterno. Perché nonostante sia sempre alla ricerca di avventure e sempre disposto a mettere a repentaglio la propria vita apparendo coraggioso si rifiuta di affrontare la più grande avventura di tutte: crescere.
L’evoluzione è quella di Wendy che inizia a chiedersi se la vita può essere fatta solo di giochi, favole e avventure o vale la pena scoprire che altro ci riserva.

Peter Pan nei Giardini di Kensington

Prequel che vale la pena leggere dopo aver vissuto le avventure sull’Isola che non c’è. Ci ritroviamo a Londra. Scopriamo come Peter, trovando in quell’età nella quale i neonati sono ancora metà bambino e metà uccello, vola fuori dalla finestra che la madre ha lasciato aperta per sbaglio. Con una spensieratezza che lo caratterizzerà anche più avanti negli anni decide di non farvi ritorno subito e di godersi l’avventura. Quando lo fa, però, trova la finestra sbarrata e un altro bambini nel suo lettino.

In questo romanzo assistiamo alla nascita del personaggio leggendario e soprattutto alle sue prime delusioni. Una madre biologica che sembra averlo dimenticato. Dico sembra perché vediamo le cose soltanto dalla prospettiva di un bambino che si sente rimpiazzato, che non si sofferma a chiedersi il vero motivo di quelle sbarre alla finestra. Un primo amore, Maimie Mannering, prima compagna di avventure che però preferisce la propria famiglia a Peter come farà ogni futura bambina che incontrerà e che porterà sull’Isola che non c’è.

Peter Pan nei Giardini di Kensington ha sicuramente un forte impatto dal punto di vista emotivo. Lo stile, però, si discosta dall’altro romanzo. Alla prima lettura l’ho trovato confusionario, convinta che ogni cosa fosse una metafora di qualcosa che non riuscivo a capire. Anche anni dopo devo ammettere che non penso Barrie dia il meglio di se in questo libro. Si sente soprattutto l’assenza della vivacità che rende piacevole Peter e Wendy.

Consiglio sicuramente di leggerlo, ma di lasciarlo per ultimo. Prima di tutto perché Peter e Wendy è molto più riuscito e non vorrei che foste subito scoraggiati e non proseguiste con la sua lettura. Secondo perché la sua importanza è legata al fatto che sia una storia sulle origini. E se non conoscete prima il Peter di Wendy le sue origini non avranno alcuna importanza.

Un pensiero riguardo “REVIEW PARTY Alice, Dorothy & Wendy: Peter Pan – J. M. Barrie

  1. Ciao 🙂
    I due di Peter Pan sono gli unici che devo ancora leggere e non vedo l’ora, perchè sono molto curiosa.
    Con la tua recensione ancora di più.
    Ammetto che però, quando sento Captain Hook mi viene in mente Hook di Once Upon A Time AHAHAH Il mio Hook/Killian Jones ❤ non posso farci nulla ahahah
    Tornando alla recensione, spero di leggerli entrambi presto.
    (AlessandraNekkina9372)

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